Monday, March 26, 2007

Perché non ho una ragazza...

L'altra sera, d'un tratto, non avendo nulla di meglio a cui pensare, mi sono posto un fantomatico quesito: perché non riesco a trovare una ragazza?
A quel punto la mia anima era turbata e la mia mente da ingegnere ha cominciato a cercare una soluzione razionale al problema. Beh innanzi tutto mi sono chiesto: perchè cerco una ragazza?
Dopo dieci minuti di riflessioni inconcludenti di carattere filosofico, sono passato alla domanda di riserva: cosa cerco in una ragazza?
La mia anima era ancora più turbata e la mia mente da ingegnere vagava senza controllo.
Di sicuro l'aspetto fisico è importante, ma quanto? Direi un buon 40%... e se fosse 50%... e se fosse 60%? Mi sono trovato quasi senza accorgermene al computer a elaborare una teoria sulla distribuzione dell'aspetto fisico nella popolazione femminile italiana basata sulle mie osservazioni. Non avendo migliori idee ho pensato di utilizzare una distribuzione di probabilità detta “Gaussiana” o “Normale”.
Magari non tutti sanno cosa è una distribuzione di probabilità: vi basti sapere che descrive la probabilità di un determinato evento casuale avvenga. È ovvio che la distribuzione dell'aspetto fisico nella popolazione femminile è del tutto casuale. Ma perché usare proprio la distribuzione Gaussiana? Insomma se Gauss l'ha usata per descrivere il moto dei corpi celesti o la distribuzione dei tiri intorno ai bersagli, se un certo Quételet scoprì che coincideva con la distribuzione della misura del torace di soldati scozzesi e la statura dei militari di leva francesi, se la si usa per modellizzare i colpi di sfortuna nei giochi d'azzardo, mi sono detto: perché non utilizzarla anche per distribuire il livello di figaggine nella popolazione femminile italiana?

E così mi sono trovato a redigere un grafico di gradevolezza fisica femminile:




Una piccola nota sul grafico: è chiaro che è del tutto personale, ognuno sull'asse della gradevolezza dovrebbe mettere i suoi riferimenti. Ecco... per quanto riguarda il sacchetto ingegneristico, magari ve lo spiego un'altra volta cosa è.... Insomma: dicesi sacchetto ingegneristico quella ragazza che ha un fisico veramente ben fatto, ma che purtroppo ha un viso assolutamente inguardabile (da qui il necessario uso del sacchetto).

Ma come interpretare il grafico? È facile!!! Basti pensare che se vogliamo conoscere la percentuale di ragazze che sono al massimo carine, ci basta calcolare l'area sotto la curva (con un bel programma di calcolo). Ad esempio nel mio caso mi sono detto: una scimmia dal culo pelato non mi piacerebbe proprio, ce ne sono tante nelle savane dell'Africa libere di procreare allegramente, da un essere umano mi aspetto qualcosa di più. Certo che anche una gnocca non è facile trovarla.... Diciamo che a me va bene qualunque ragazza che se ne stia sopra il sacchetto ingegneristico....



Il calcolatore dice che l'area in figura corrisponde al 97.7% delle ragazze italiane, non male!!!
Eh no 'spetta, c'è un problema, i conti non tornano. Questo significa che quasi tutte le ragazze mi possono piacere. Ed allora perché non ho una ragazza?
C'è un secondo vincolo: a me le donne piacciono intelligenti. (Guai a chi comincia con le solite battute da bar.) Ma intelligenti quanto? Insomma se la densità Gaussiana va bene per il torace dei militari scozzesi, vuoi che non vada bene anche per l'intelligenza delle ragazze italiane? Ed ecco il mio grafico:



È necessaria un'altra precisazione: non se la prendano le laureate in scienze della marmellata, ma con le poche con cui ho parlato non sono stato in grado di effettuare un discorso sensato e coerente che non riguardasse la loro borsetta di Prada o il colore delle scarpe della loro migliore amica. Se non sapete chi è Giulia Bongiorno, è l'avvocato di Andreotti: una donna con due palle così visto che è riuscita a farlo scagionare dopo le vere o presunte slinguazzate con il Boss.
Ma quanto veramente la generica donzella deve essere intelligente per interessarmi? Purtroppo (per me) un po' sopra la media.... Diciamo dal livello Daria Bignardi in su. Il calcolatore mi dice che l'area sottesa dalla curva corrisponde ad una popolazione femminile di ben il 15.8%.



Allora: supponendo che le variabili statistiche siano scorrelate, la densità di probabilità congiunta è il prodotto delle densità di probabilità marginali... Va beh, per i profani, se voglio sapere quante donne mi vanno bene su cento devo fare 99.7% per 15.8% che vuole dire che del 99.7% di gradevoli fisicamente ne prendo il 15.8% che sono anche intelligenti abbastanza da interessarmi.
No, c'è ancora qualcosa che non va, il risultato è del 15% circa! Vuol dire che su cento ragazze che sono in giro allo stato brado, ben 15 sarebbero di mio gradimento! Impossibile!!! O ho delle fette di salame spesse due dita sugli occhi, oppure ho segato i calcoli. Propendo per la seconda.
Si sa che un ingegnere non è umano se non sbaglia i calcoli, ma un ingegnere non è un ingegnere se non se ne accorge e corregge l'errore (il modo in cui se ne accorge non ha importanza). Dopo un paio di giorni di ripensamenti sono arrivato alla conclusione. La scala delle intelligenze è palesemente falsata. Visto il recente successo di iscrizioni a scienze della marmellata (raddoppiate nel giro di un paio di anni) mi sono praticamente convinto che la media della distribuzione vada spostata intorno al livello -2.



Ed ecco che magicamente l'area si riduce... C'è comunque qualcosa di buono in questo: tra circa un quinquennio quando tutte le facoltà di scienze della comunicazione saranno a numero chiuso, le studentesse meno dotate saranno costrette a scegliere qualche facoltà dalle tinte più grigie e meno appaganti come giurisprudenza, medicina oppure ingegneria.... Ed ecco infine il risultato corretto: le ragazze che secondo il mio modello hanno intelligenza superiore o uguale a Daria Bignardi (ci sarebbe da chiedersi cosa voglia dire ciò) sono solo il 2.27% della popolazione. Quindi ecco che la percentuale congiunta si stabilizza al 2.22%. Ecco spiegato il motivo ingegneristicamente corretto del perché non ho la ragazza.

Analisi del risultato: nel corso dei miei 23 anni di vita penso di avere conosciuto almeno un centinaio di ragazze. Due di queste (pazzesco come la statistica sia veritiera) sono state per me qualcosa di importante, ma, ahimè, nessuna delle due si è rivelata essere quella giusta per me. Questo vuole dire che le altre due su cento che erano perfette non le ho beccate, non mi sono accorto di loro. Magari nascondevano il loro livello culturale dietro una borsa di Gucci o la loro gradevolezza fisica dietro sei tonnellate di fard e mascara. Esiste anche la possibilità che quel 2 su cento mi abbia dato un due di picche, ma questa è tutta un'altra statistica... Fatto sta che ho altri 23 anni per stare nella media, per trovare l'altro 2% che la statistica mi concede. Ci risentiamo quando di anni ne avrò 46.


P.S.
Nel caso in cui qualunque donna si sia sentita offesa da questo mio scritto, ci tengo a precisare che non è nient'altro che una teoria basata su dati sperimentali e, come tale, può essere confutata, ampliata nonchè discussa. Come scrisse Robert A. Heinlein ne "La linea della vita" nel lontano 1939:


"Vi sono solo due modi per formarsi un'opinione nella scien­za. Uno è il metodo scientifico; l'altro quello scolastico. Uno giu­dica dall'esperienza, l'altro accetta ciecamente l'autorità. Per una mente scientifica, la prova dell'esperienza è quella che conta e la teoria è puramente una comodità per descrivere i fenomeni, da gettar via non appena non aderisce più ai fatti. Per una mente accademica, l'autorità è tutto, e i fatti vengono negati quando non convengono alla teoria espressa dalla sola autorità. È questo punto di vista — la mente accademica che rimane fissa come un'ostrica a teorie abbandonate — che ha bloccato sempre ogni progresso della conoscenza nella storia. Io sono pronto a provare i miei metodi con l'esperimento e, come fece Galileo in un'altra corte, insisto a dire: «Eppur si muove!»."


Quindi invito a lasciare un commento ogni ragazza che si sia sentita oltraggiata, offesa, confusa, eccitata, felice o triste nel leggere questa bloggata, giusto per tentare di smentire le mie ipotesi.




"Salutami Ema....."
Ma vai a cagare!