Tuesday, December 23, 2008

La Verità è scritta nei Libri


Se supponessimo per un attimo di dare retta a quello che c'è scritto in un libro, avere fede in quello che vi è scritto, fondare la nostra vita sulle parole, le sue frasi, i suoi insegnamenti, su di un'opera di pura fantasia scritta da qualcuno con un'ottima immaginazione e qualche grado di istruzione più di noi, probabilmente ci ridurremmo ad essere prede di credenze popolari, di ambigui predicatori o di presunti Dei onnipotenti.

Partendo dal presupposto che le tre più grandi religioni monoteiste si basano su scritti che un tempo venivano letti e seguiti con estremo rigore e negli ultimi anni solo "interpretati in funzione del momento storico", allora possiamo affermare che ci è permesso di decidere a quale libro credere. Io decido di credere alla saga di Harry Potter. Come molti di voi sapranno, secondo queste Sacre Scritture, esiste un posto nel cuore dell'Inghilterra dove vengono istruite persone speciali, uguali a noi per caratteristiche fisiche, ma dotate di poteri particolari: poteri magici. Questi fantastici individui si mischiano tra noi Babbani senza minare i nostri fondamenti di vita, senza intromettersi nei nostri affari, a meno che qualche grande Mago Oscuro non attenti alla nostra incolumità. Siccome io credo negli insegnamenti contenuti nei Sette Libri Sacri e sono fermamente convinto che con un po' di magia in più le nostre insignificanti vite sarebbero di sicuro migliori, sono indignato degli attacchi fatti in passato da parte della Chiesa Cattolica al mio neonato credo. Infatti, se c'è qualcosa che ci hanno insegnato i professanti delle altre religioni, è che un vero credente NON DIMENTICA. MAI.

Tralasciando di commentare gli eventi narrati nel Vecchio Testamento in quanto troppo facilmente attaccabili e chiaramente frutto dei deliri di un ubriaco cocainomane preda di assurde manie di grandezza, mi dedicherò a confutare alcuni emblematici eventi descritti con cura di particolari nel Nuovo Testamento; quando sarò giunto alla fine, converrete di certo con me nel ritenere la mia l'Unica e sola religione che abbia un fondamento basato su fatti reali.

Dovete sapere che il Nuovo testamento è basato su vita, morte e miracoli di un tizio di nome Gesù Cristo che, oltre ad andare in giro a cercare travi (e non pagliuzze) negli occhi di poveri sprovveduti e ad aizzare folle estatiche a scagliare pietre (senza peccato) su ignari malcapitati, si è occupato anche di miracoli, a quanto si dice, facendo una buona impressione.
Ebbene, no. Non è andata così, io vi svelerò tramite facili esempi che Gesù non ha compiuto alcun miracolo, bensì ha usato la magia, perfettamente descritta nei Sette Libri Sacri di Harry Potter.

L’elaborazione dei pani e dei pesci
Dal Vangelo secondo Giovanni 6, 1-15:
Dopo questi fatti, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: “Dove possiamo comperare il pane perché costoro abbiano da mangiare?”. Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo”. Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: “C’é qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’é questo per tanta gente?”. Rispose Gesù: “Fateli sedere”. C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto”. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: “Questi é davvero il profeta che deve venire nel mondo!”. Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.
Anche sorvolando sugli strani “segni che faceva agli infermi” e sul fatto che in quel posto vi fosse “tanta erba”, secondo il Vangelo di Potter (Harry Potter ed i doni della morte, n.d.r.) il cibo è una delle cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi: non lo si può creare dal nulla, lo puoi però tranquillamente moltiplicare a dismisura a patto che ne abbia già un po’. Come pensate che si nutrano i maghi oggigiorno, senza nessun fazzoletto di terra da coltivare, vivendo in semiclandestinità?




Le nozze di Cana
In questo mirabolante episodio l’essere superiore in questione, oltre ad autoinvitarsi con qualche amico poco raccomandabile ad un matrimonio, entrando nel parcheggio con la musica a palla e una canna in bocca (da qui il nome), si è reso capace di trasformare l’acqua in vino, per la gioia di tutti gli etilisti presenti e dei sui indegni amici. Beh, è un altro semplice esercizio di Trasfigurazione! Ma la professoressa McGrannit non vi ha insegnato niente? Se trasformo un puntaspilli in un porcospino, perché non dovrei riuscire a trasformare l’acqua in sangiovese?
Un tipico esempio di trasmutazione:




Secondo me, però, ci ha dato dentro anche con la birra...




Lazzarone: alzati e cammina!
Gesù è considerato l’Unto, il Santo, il Prescelto... Insomma l’incarnazione di un Harry Potter vissuto 2000 anni fa. Certo, sarebbe bello, se non fosse che il nostro piccolo mago Gesù (ormai lo abbiamo capito che era un mago abbastanza bravino) non fosse stato intriso di magia oscura fino al midollo. Nell’episodio di Lazzaro, narrato dal buon Giovanni, uno che di oppiacei se ne intendeva bene, si sostiene che il malcapitato, morto di malattia, sia stato a dir poco resuscitato dal Prescelto con la celebre frase che tutti conoscono. Beh, è facile da spiegare: uno degli incantesimi più oscuri è l’evocazione degli Inferi. Un Inferius non è altro che un cadavere usato come una marionetta ad uso e consumo del mago che compie l’incantesimo. Gli si possono fare compiere le azioni della peggior specie, oppure semplicemente ingannare quattro Giudei creduloni che non notano, presi dall’eccitazione, l’occhio un poco spento, lo sguardo strabico e la bava alla bocca. Infatti il nostro Lazzarone non compare più nel proseguo del Vangelo né in alcun altro scritto del Nuovo Testamento, probabilmente è stato lasciato in marcescenza da qualche parte.




How to: Camminare sull’acqua
Sembra sia stato il primo ad inventare l’incantesimo che permette il volo di un essere umano. D’altra parte anche Colui Che Non Deve Essere Nominato sapeva benissimo volare. Non ci si spiega perché, pur essendo padrone di un ottimo “stile libero”, si sia voluto cimentare in una magia tanto difficile, forse per non bagnarsi la gonnella e rivelare a tutti che non usava portare indumenti intimi.




I poteri psichici
Pare che il nostro Gesù sia stato anche un Legilimens, ovvero un mago in grado di leggere nel pensiero degli altri individui. Durante l’ultima cena, infatti, dopo avere lavato i piedi a tutti gli apostoli, dopo avere permesso a Giovanni di passare gran parte della serata con la testa poggiata sul suo petto (Gv13,23-25) egli rivelò che uno di loro l'avrebbe presto tradito. Storia affascinante, certo, se non ci soffermiamo a pensare che la storia si concluderà con una limonata ghei....



Ma perché, vi starete chiedendo, se sapeva che qualcuno lo avrebbe tradito, non se l’è data a gambe e sottana levate? Ma per il Gran Finale, no?

Il Gran Finale
Per Gran Finale si intende il mega incantesimo Cunfundus applicato a buona parte dei passanti durante la sua crocefissione. Colto da assurde manie di grandezza è riuscito a confondere tutti quanti, facendo credere di essere morto e poi di risorto dopo ben 3 giorni (esiste comunque la possibilità, essendo un perfido e potente Mago Oscuro che abbia spezzato la sua anima rinchiudendola in uno o più Horcrux in modo da essere immortale). Devo dire che l'incantesimo era potente, c'è gente ancora confusa al giorno d'oggi che pensa che il tutto sia successo davvero. Per chi mettesse sul piatto la storia dell’ “assunto in cielo con anima e corpo” vorrei ricordare che, come già dimostrato precedentemente, Egli sapeva volare da Dio (in tutti i sensi).
In effetti lo dicevano che era stato un po’ sopravvalutato....




Come si suol dire:
IMPROVEMENT your English. -.-'

6 comments:

Chiara said...

Mi fa davvero quasi tenerezza vedere come viene preso il culo Gesù e tutto il Cristianesimo in generale, tu e altri ingegneri di mia conoscenza (uno a caso?) mi sembrate quasi come quei compagni di classe bastardi che si accaniscono su quello sfigato, quello che si sa già non si potrà mai difendere ma che alla fine va troppo sfottuto (azz! guardalo figa crede di camminare sull'acqua, è ritardato, è palese! come resistere?!). Io leggo queste cose, e mi faccio una risata,e anche bella grassa e di gusto, ma una volta finito di ridere spesso mi sembra che voi facciate lo stesso errore che criticate negli "altri", mi sembra che anche la vostra sia una forma di integralismo, insomma, come voi criticate chi rompe le palle dicendo: "E' giusto" E' giusto!" a volte anche voi rompete un po' i cohones continuando a dire:"E' una cazzata! E' una cazzata!". Io sotto questo punto di vista sono d'accordo con Pascal, alla fine credere in Dio (ma anche nei lepricani, nei mini pony e nell'avada kedavra) è una scommessa, e se scommettere su Dio mi fa sentire meglio, basta, prendiamone atto, ognuno fa le sue scelte e pace. Dopo, se perdo, ma solo DOPO, potrete fare come Nelson e additarmi dicendo: AH-AH! :P
Questo è solo un mio pensiero, come si dice in America, "Just my two cents", volevo solo dire la mia ma assolutamente non volevo sminuire il meraviglioso sarcasmo dissacrante di questo post, che, tra l'altro, mi ha fatto ridere un sacco :)
Ciao e felici Saturnalia!

Emanuele said...

Purtroppo, come succede a tutti i credenti, non riesci a discernere il punto fondamentale: l'assoluta mancanza di razionalità presente nelle religioni. Io non critico il fatto che uno creda, sono convinto che voi credenti siate un milione di volte più felici di me. Ma critico la più completa irrazionalità del credere a ciò che altri prima di voi vi hanno obbligato a credere. Gesù è solo la punta di un iceberg, potrei fare milioni di esempi di contraddizioni e ineguaglianze, il punto fondamentale è: perchè credere in una persona che se fosse vissuta ai nostri giorni sarebbe stata rinchiusa nella neuro più vicina?
Perché credere alle parole di un Dio scritte nella pietra 5000 anni fa, pur consapevoli (ma forse no) che in così tanto tempo quelle parole non solo sono state travisate, ma addirittura cambiate, o del tutto inventate ad uso e consumo di ESSERI UMANI vissuti prima di voi?
È possibile che ci sia qualcosa sopra di noi, mi è difficile concepire il fatto che il mio pensiero, queste parole scritte, le mie azioni siano solo un insieme casuale di atomi nato dal brodo primordiale (e qui potrebbe nascere il problema filosofico sul fatto che Dio abbia creato l'uomo o l'uomo abbia creato Dio); ma non vi rendete conto, voi credenti, che, se un Dio esiste, DI SICURO la dottrina che seguite non lo rappresenta?

Chiara said...

Immanuel caro, sai bene che venirmi a parlare di scritture, di dottrine e di contraddizioni con me NON ha senso, perchè ti ho detto più e più volte che io credo, ma in un sincretismo tutto mio, e che credo fermamente in Dio e non nella chiesa, ma il fatto è che non avremo mai questo punto di incontro, ovvero la comprensione del concetto di fede. La fede E' irrazionalità, assolutamente, è pura e totale fiducia in un qualcosa di cui non si verificherà mai l'esistenza, ed è questo quello che non riesci a concepire, una fiducia, un mettersi in gioco, anche fare un salto nel buio in un qualcosa che non potrà essere verificato con prove tangibili e immediate. E ti dico, i credenti possono essere molto più felici con queste favolette, ma non vuol dire che credere sia una scelta che implica meno coraggio e meno responsabilità, anzi, io personalmente credo che ci voglia molto più pelo (o anche incoscienza, perchè no) sullo stomaco nel buttarsi a capofitto in un qualcosa del genere.E ti dico, io credo che la gente che si appiglia così fortemente a questi dogmi e a queste dottrine (e parlo di quelli che ci credono sul serio, non di quelli che lo fanno per convenzione o conformismo) lo fa solo per dare un volto e delle norme a questo salto nel buio che fanno, e credo che comunque meritino rispetto, come meriti rispetto tu nelle tue scelte. E' che a volte tutto questo accanimento mi sa tanto di un qualcosa che ha avuto a che fare con persone o esperienze che hanno lasciato un brutto segno, non con i concetti in sè, anzi, quest'ultimi mi sembrano un pretesto per attaccare quel tipo di cose o persone. Sai bene che io sono contro gli estremismi, ma appunto, sia in un verso, che in un altro.
Pace e ammmore.

Emanuele said...

Dal mio punto di vista nascondersi dietro l'eguaglianza fede=irrazionalità ("fede" è diverso da "Fede", lui è razionale, lo sappiamo :P ) non è un alibi e porta comunque delle convinzioni sbagliate. Calarsi una benda sugli occhi perché qualcuno ha deciso che il Dio in cui devo credere imponga dogmi a destra ed a manca e nascondere la mia irrazionalità dietro la fede è frutto, mi spiace dirlo, dell'ignoranza. Io ignoro, quindi ho fede (mi creo una fede). No, sbagliato! Io ignoro per cui decido di credere che qualcosa di superiore ci sia, ma allora che cosa vuole dire ignorare tutte le controprove che possono indurre dei dubbi nella fede? Se uno sostiene di essere cattolico, è perchè crede nel Dio che la Bibbia gli impone, nel figlio di Dio che il Nuovo Testamento gli impone, e, da Cristiano, dovrebbe professare un solo Battesimo, santificare le feste, non fare l'amore fuori dal matrimonio, non uccidere, non commettere atti impuri, non desiderare la donna d'altri e la roba d'altri etc. etc. Allora, se non segue la dottrina divina in tutti i suoi punti (ti prego di credere che non è una critica) non è anche il suo un atto di miscredenza? Non siamo sullo stesso piano? Io rispetto chi sostiene di credere in qualcosa, ma non rispetto chi, da indottrinato, mi vuole imporre il suo credo come unica, vera ed indissolubile verità senza usare minimamente il cervello che il suo Dio gli ha donato.

Comunque accetto la scommessa di Pascal, vorrà dire che se ci sarà qualcosa dall'altra parte allora offrirò una birra a te ed a lui, ma due chiacchiere con Dio le farò a quattr'occhi e sistemeremo i conti che abbiamo in sospeso. È chiaro che se la scommessa la vinco io, non ci guadagnerò niente.

Chiara said...

Immanuel ora però tu mi stai mettendo in bocca cose che non ho detto, e mi hai dato, anche se indirettamente, dell'ignorante e della miscredente solo perchè non sputo merda sul Cristianesimo come fai tu (di cui critichi tanto le imposizioni senza renderti conto di imporre, a tua volta, ciò che pensi come se fosse oro colato). Credo che non arriveremo mai a un punto di incontro, perchè qua mi sa che quella che si cala le bende sugli occhi non sono io, dato che io tollero altre scelte, (ripeto, estremismi a parte). E dato che TI VI BBBI e non mi va di litigare, tanto meno di essere catalogata come un'infervorata religiosa solo perchè non sono atea e ti ho detto la mia opinione (n.b: io ti ho dato tranquillamente la libertà di non condividerla, cosa che però tu con la tua non hai fatto), ti auguro buone feste (ovviamente intese come capodanno e i tuoi non compleanni) e chiudo qui la discussione, dato che a Natale si è tutti più buoni e dunque la smetto di infervorarmi.
Besos!

Emanuele said...

Mah si non ha senso infervorarsi per queste cazzate.
Ammetto che il passaggio da irrazionale ad ignorante non può essere indolore.
Ti prego solo di rileggere il mio post e comprendere bene a chi mi riferisco e ti prego inoltre di riflettere sul ragionamento che ho fatto in base al significato delle parole "miscredente" ed "ignorante" NON intese come insulti. Poi un giorno magari ne parleremo a quattr'occhi, berremo qualche birra, ci prenderemo per i capelli e non ci parleremo mai più oppure tu diventerai una apostata della fede od io mi ritroverò in tonaca e colletto bianco al seminario a idolatrare il Signore Onnipotente.