Tuesday, August 21, 2007

Dio esiste!


Ebbene, mi sono dovuto ricredere. Anche i migliori sbagliano: Cesarone maldini sbagliava la tinta, Tremonti sbagliava i conti, i muratori sbagliano i muri, gli idraulici sbagliano i tubi, Silvio sbaglia sempre a parlare...
Qui lo dico e qui lo nego:
Dio esiste! Ed è...... qui dentro.





Si, esattamente nella Magic Ball della Mattel (chi non sa come funziona si informi, per favore, googolando un po'). Rigorosamente in plastica tossica cinese, per crearla la multinazionale americana conserva gelosamente una ricetta alchemica, ma alcuni ingredianti sono sfuggiti dalle mani degli accoliti della confraternita millenaria. Si narra che siano necessari: il sangue di dodici vergini, un piede di porco, una forma di pecorino sardo e la risata di un bambino. Ecco spiegato che cazzo hanno gli americani da ridere tanto.
La palla è viva, la palla esiste, una prova tangibile, finalmente, dell'esistenza di Dio. Non cominciamo a tirare fuori la verità storica su Gesù Cristo perchè se no non finiamo più. Magari c'è pure dentro lui nella palla, giusto per non scomodare il capo supremo.
Per usare la palla, e quindi il piccolo Dio, è necessario esprimere a voce alta la domanda rivolti alla palla stessa; in genere una richiesta alla quale si può rispondere con un secco si o no, ella risponderà con una affermazione che comparirà su una finestrella sul retro della stessa. D'altra parte si sa che gli dei non hanno tempo da perdere con le noie di noi piccoli esseri umani, il film "Una settimana da Dio" ci avrà pur insegnato qualcosa.
La cosa più importante è il fatto che la palla ha sempre ragione. Provate a chiederle una ovvietà: questa bottiglia è blu?
Si, assolutamente --> cacchio è proprio blu.
Le mie fonti dicono di no --> in effetti tende all'azzurrino...
Non posso predirlo ora --> Ecco, sto cazzo di piccolo Dio non ha sentito la domanda.
Va bene l'onnipotenza, ubiquità, l'iradiddio, ma insomma alla veneranda età di qualche miliardo di milione di anni una visita all'Amplifon non la si nega proprio a nessuno, è per questo che le domande vanno fatte ad alta voce.

Avvertenze:
il piccolo Dio non è un giocattolo, la conoscenza infinita del bene e del male non andrebbe messa in mano al primo bambino che capita. Un mio amico, una sera, ne ha fatto le spese e, dopo qualche birra da muratore, giochicchiava con la palla. Questa è la sua ultima foto prima che cominciasse misteriosamente (:D) a smettere di proferire parole e cominciasse a esprimersi a gesti come un mimo.





Si narra inoltre che Mauro Repetto abbia fatto un uso sconveniente della palla. Chi è Mauro Repetto??? Ma come chi è?
Dannazione! "Il biondino che ballava" degli 883 dei tempi migliori. Novella 2000 ha tentato di comprare la verità prima da Max Pezzali e poi direttamente da Mauro, sono arrivati ad offrirgli i 20000$ che ha perso appena arrivato negli Stati Uniti per sapere come la palla sia stata artefice della sua rovina. Ma Mauro non ne vuole sapere, ripetendo che ricorda con piacere il suo passato da cantante, ma adesso la sua vita è in Francia con la sua famiglia ed è felice così, certo non regalerà una Magic Ball a suo figlio...

Mino Sarcheddu, un maratoneta albino originario della Sardegna ha chiesto alla palla se mai avrebbe vinto la maratona di New York nell'unico anno in cui si era potuto permettere iscrizione e biglietto aereo. A 12 metri dal traguardo rinnegò il piccolo Dio nella palla raccomandandosi l'anima al cielo nel giorno più felice della sua vita. Morì stroncato da una crisi intestinale acuta a 7 centimetri dal traguardo.

Una volta mio cuggggino mi ha detto che è morto... Per colpa della palla magica.

La Magic Ball di Chuck Norris può dare sempre una sola risposta. Un calcio volante all'indietro.

Se qualcuno non accetta la mia dottrina, io sono comunque una persona aperta all'ascolto di altre fedi; sappiate che se leggerete il Verbo, sarete considerati eretici e infedeli. Come dimostrato Egli sa essere vendicativo.

La verità sulla Magic 8 Ball


Certo che se Dio mi stesse guardando in questo momento sicuramente avrebbe questa espressione...





Me bieco, me nefando! Chiedo umilmente perdono se, a vostra discrezione, sono stato un tantino troppo blasfemo, scurrile, sboccato, sacrilego, empio, irreligioso, malvagio o vendicativo. ;)




In due si presentarono alla reception:
-Abbiamo una tenda da tre-
-Allora siete in tre?-
-Si, siamo in quattro, ma adesso arriva un mio amico con altri due.-
E fu così che trovarono posto per cinque...

(M.Marittima, 14 Agosto 2007)

Sunday, August 12, 2007

A Valencia avrei potuto lasciarci il cuore, ma vi ho lasciato il fegato...


Ecco a voi il resoconto della mia vacanza studio in Spagna.
Avrei voluto stupirvi con effetti speciali, magari scrivendo il post in spagnolo, ma come dice il titolo il mio fegato non me lo permetterebbe; è talmente malridotto che non narrare le sue gesta nell'alto linguaggio italico sarebbe uno sgarro troppo grande.

Avrei potuto lasciarci il cuore a Valencia, viste tutte le belle ragazze che erano nel gruppo vacanze ARCA, ma lo sapete bene quali sono i miei problemi con le donne :) e poi: il baretto con la birra ad un euro e trenta, il mio compleanno, la discoteca e la fantomatica Amsteleria hanno dato una direzione ben definita alle due settimane di ferie.

Il tutto è iniziato il 29 Luglio, con un volo Alitalia da malpensa in ritardo di 45 minuti, 6/8 valigie smarrite arrivate dopo una settimana, una brusca frenata sulla pista di atterraggio e la residenza universitaria con macchie di unto e capelli nelle lenzuola. Ogni giorno il corso di spagnolo occupava cinque ore della giornata di cui quattro di lezione e almeno una di spostamenti che, con una media di 3 ore di sonno per notte facevano trasformare le lezioni in un bivacco di zombie. Il corso è stato piacevole, almeno quanto la nostra insegnate Estefanìa, le foto dimostrano il perchè...



I giorni sono trascorsi tra la scuola e la spiaggia, tra il centro storico ed i vari Corte Inglés, tra le scottature e i tuffi in 20 centimetri d'acqua, bighellonando dalle parti della città della scienza dove ho potuto dare sfogo al mio orgoglio di ingegnere facendo una foto con i dieci fisici più importanti del XX secolo in formazione calcistica :)




La nostra rovina, comunque, è stata quella di scoprire una certa birreria nel cuore del centro commerciale Aqua.



La Amstelleria si presenta all'osservatore poco attento come una normale birreria in cui bersi una cerveza, o una caña, in compagnia ridendo e dimenticando i guai della vita. C'è solo un piccolo problema: ogni tavolo (mesa in spagnolo) è dotato di uno spillatore ed i commensali possono spillare tutta la birra che desiderano pagandola a litri (5.95 €/l). Il litraggio raggiunto è indicato su un display sul lato che, collegato ad un computer, visualizza su due megaschermi lcd il livello di birra spillata da ogni tavolo, fomentando le sfide tra i vari tavoli a suon di bocali che cozzano per i brindisi e si riempiono per raggiungere la agognata vittoria. Le classifiche sono 3:
  1. Sfida tra i tavoli a chi raggiunge il massimo volume di birra spillata.
  2. Sfida generale dei litri all'ora spillati.
  3. Sfida assoluta del maggior numero di litri mai spillati

Per condire il tutto ed incentivare le persone a trincare il più possibile, ogni mezzo litro si guadagna un punto per poi avere diritto ai premi firmati Amstel (è il nome della birra) quali: cappellino, vestito da spiaggia, borsetta da spiaggia, camiseta e poi forse qualcosa d'altro che non ricordo.

Il gruppo Arca 2007 ha dato battaglia, anche se non avevamo speranze contro il team di BMW Oracle che ha totalizzato 34 litri, battuti nei giorni seguenti da una anonima mesa 6 con 38.18 litri.



L'ultima sera ci siamo fermati ad un onesto 20.55 litri collezionando nei 4 giorni rimasti dopo la scoperta del locale un bottino di:

9 polo quantificabili in 4 litri l'una
1 vestito da donna per 3 litri
1 bacio dalla cameriera a Michele (gratuito)
Un numero non ben quantificato di bicchieri "presi a prestito".
I cappellini erano finiti.
Le borsette da spiaggia facevano cagare a tutte le ragazze del gruppo.

Ma conosciamo meglio l' ARCA 2007 Drinking Team:




Insomma una bella compagnia, una bella vacanza finita come al solito troppo presto.
Spero di rivedervi tutti il prima possibile, magari al meeting che ci sarà a Dicembre, mi raccomando fatemi sapere dove e quando si terrà perchè mio padre si dimentica puntualmente di passare nell'ufficio ARCA.

Hasta luego!

P.S. Mi aspetto numerosi commenti, mi raccomando firmateli perchè altrimenti li cancello ;)

P.P.S. Umili scuse ad Elisa per averla dimenticata nel Drinking Team.



"Quando si è con la gente giusta, ci si diverte anche in una stanza vuota." Andrea Camposarcone.