Sunday, February 03, 2008

Lezioni di moralità cattolica


Nonostante l'Italia si spacci agli occhi della comunità internazionale come uno stato laico, la moralità cattolica che si insegna a catechismo, all'oratorio, durante la predica in chiesa e sempre più spesso a scuola, ha un ruolo importante nel condizionare le scelte di tutti i giorni, specialmente degli individui facilmente impressionabili: le ragazze.

Prendiamo la minigonna, ad esempio. Erano i mirabolanti anni '60 e l'emancipazione femminile non era altro che un miraggio almeno quanto una erezione in pubblico del Santo Padre. E fu così che le gonne si accorciarono mostrando le gambe, i collant divennero semitrasparenti, le donne sempre più consce del dominio sessuale che potevano esercitare sui maschi solo ed esclusivamente mostrando venti centimetri di gambe in più. Arrivò il '68, poi gli anni settanta, quelli di piombo passarono, la prima repubblica fece il suo tempo e resuscitò nella seconda, ma l'interesse per le minigonne scemò sempre più imprigionandole in fondo a tetri e polverosi armadi. Ogni donna che si ritenga tale ne ha una, ma il tabù dell'eccitazione sessuale maschile sembra essere diventato la prerogativa di vita della brava ragazza cattolica, praticante e non. Gli uomini intanto rimpiangono i vecchi tempi in cui la minigonna la si metteva anche per andare in chiesa, come mi raccontava mia madre, ed il prete ti scacciava indignato solo dopo avere provato un paio di volte a darti una palpatina alle chiappe. È ovvio che ora la ragazza che va in giro in centro al Sabato pomeriggio in minigonna è oggetto dell'attenzione di centinaia di uomini arrapati fino al midollo e degli sguardi pieni di odio delle altre invidiose che la considerano una mignottazza alle olimpiadi. Ebbene in questi anni la morale cattolica ha lavorato nell'ombra secondo l'equazione MINIGONNA=PECCATO MORTALE facendola passare per l'assioma MINIGONNA=MERETRICE, avendo perfino successo. Al contrario di quello che ci vogliono fare credere alcuni filmettini pro-adolescenziali (Moccia style) a scuola le ragazze non vanno in minigonna, ma con i più classici jeans, ed il push-up lo usano la massimo il sabato sera.
FINO AD ORA!!!
La moda, si sa, è nemica della fede. Ed ecco che negli ultimi tempi si impone la moda dei pantacollant.



Cosa sono? Nient'altro che calzamaglie nere da indossare al posto dei poco ortodossi e intrinsecamente malvagi collant semitrasparenti. Una invenzione degli anni '80 rispolverata da stilisti ormai privi di nuove idee. Ed ecco che fatta la “legge”, trovato l'imbroglio. Nella mente delle ragazze scatta la molla: se non posso mettere la minigonna perché è immorale mostrare le gambe, se tentassimo di nasconderle? Sembra un miraggio, ma si cominciano a rispolverare mini sempre più provocanti, delle microgonne. Tanto non importa, ho i pantacollant che nascondono la verità scomoda di avere delle belle gambe!
Beh lasciatevelo dire: non avete capito niente!
L'uomo non è attratto da venti centimetri di pelle semi scoperta in più, è attratto dal “vedo non vedo”, dal fatto che prima si poteva solo immaginare, ma ora se ne ha anche la possibilità di vedere... Una mossa sbagliata e si intravedono le mutandine, per non parlare che la speranza che la minigonnaiola non le porti nemmeno: nella mente di un uomo è proprio l'ultima a morire. I pantacollant non risolvono il problema, sono attillati, sono sensuali e lasciano poco spazio all'immaginazione. Certo, risolvono il problema della mancanza di mutandine, ma insomma: de gustibus non est disputandum. Ultimamente poi si sono viste comparire ragazze con solo addosso i pantacollant, mica male per noi uomini costantemente arrapati.



Cioè, se voi vi sentite a posto, allora anche io non ho problemi a guardarvi il sedere. Quindi, dico io, siete moraliste? Ebbene siate anche coerenti fino in fondo rispettando la vostra moralità cattolica: FATEVI SUORE!
Come potete, voi donne, preferire
questo a questo?


Notate la comodità: due ampie tasche sotto la tonaca per contenervi la Bibbia e le preghiere del mattino. La lunga gonna nel classico taglio che si tramanda da secoli, orgoglio dei sarti del dodicesimo secolo, non avrà problemi di upskirting e la cintura di castità fornita nel kit garantisce verginità eterna. Nessuna noia, poi, con i capelli: saranno sempre a posto sotto il velo. Per dare un pizzico di brio potreste scegliere il classico nero oppure il modello “Azzurro Vaticano” nella foto o il modello in bianco “candido nevischio”. Corredato di rosario fosforescente, per pregare anche al buio, e crocefisso in scala 1:10: inchioda anche tu il tuo piccolo salvatore sulla croce!
Pensate non solo alle vostre anime, salverete anche quelle di tutti gli uomini che vi staranno attorno non inducendoli al peccato. Anzi per loro sarà ancora più facile abbracciare la fede con Dio facendosi preti.

Insomma il mondo perfetto, il fine ultimo: l'estinzione della razza umana.

P.S. Si ringrazia Sorella Sheila per essersi prestata come modella in entrambe le foto dell'ultima immagine.





Quella notte sognai. Fu un bel sogno, credo, ma svanì con l'arrivo del giorno, lasciandomi vuoto, con la sensazione di essere stato ingannato.

7 comments:

Anonymous said...

ciao manu, ho letto quest'intervento...come al solito sai essere veramente ironico! Mi ha fatto molto sorridere...io credo,per quanto ti interessi il mio commento,che sia meglio una via di mezzo! Sai com'è, non mi va molto di uscire in giro con il sedere di fuori o con una calzamaglia che, più che Robin Hood,mi ricorda Diabolik... Uscire con quella o senza mutande è praticamente la stessa cosa!
Ma del resto,per quanto le due comode tasche dell'abito da suora sembrino comodissime,il velo è scomodo....=p Vai con la via di mezzo!! Carla
Ps: baci dalla sardegna!

Unknown said...

Ahahha, meraviglioso, post meraviglioso.

Comunque le ragazze non seguono questa "moda" per un improvviso risveglio della morale cattolica che predica la castità, ma semplicemente perché "si fa così".

Spiegami tu perché cazzo di Venerdì in questo periodo in tutte le tavole calde o bar spariscono i panini con la cotoletta!
Cioè, davvero, vorrei trovare una persona convinta del fatto che mangiare carne al venerdì sia peccato... la gente fa le cose senza pensare, ecco perchè!

Ragazze, accendete il cervello, e mettete le minigonne!

ps. Grigliata di carne il venerdì in piazza Leonardo?

Emanuele said...

Mi spiace ma questo Venerdì ho la veglia di preghiera in parrocchia: Abbiamo già cilicio, verga carnosa e suore con i baffi... Ma quasi quasi mi libero.

Massì, dai, porchettata in piazza Leonardo! Io porto il porco (che squarterò vivo personalmente in quanto sono una persona crudele), la salsa rosa e un po' di bambini da mangiare come contorno. Tu porta una modesta quantità di gnocca che, di solito, non guasta mai.

L'invito è aperto a tutti!

Chiara said...

Ecco, dato che si parla di femminismo, dite la vostra a riguardo:
http://divaenerd.blogspot.com
THOENI VOGLIO SOPRATTUTTO TE! In quando uomA devifar valere i tuoi diritti!
P.S: Emanuele ma eri tu quello che avevo visto lunedì sul treno?

Chiara said...

Errata corrige,in "quanto" e "martedì", non lunedì :P

Anonymous said...

Questi articoli sono derivati non solo da ignoranza nel volere di Dio ma soprattutto da una cecitá che deriva da chi vede solo cose di Chiesa Cattolica. Queste sono le vere regole. Una donna cattolica non puó mostrare il sedere nudo quando Dio non vuole. In altri casi si puó. Una donna puó mostrare il suo petto nudo in qualsiasi momento. In Chiesa si dovrebbe stare coperti solo per non distrarre dalle funzioni della messa. Se non la smettono di dire fandonie quelli che scrivono si troveranno in futuro ad essere ridicolizzati.

Emanuele said...

Eh? Un discorso senza capo ne cosa il tuo. Ti consiglio di fare una bella analisi logica di quello che hai scritto, poi parafrasamela e fammi un resoconto con senso compiuto, perché, onestamente, non capisco.