Saturday, April 03, 2010

Satyricon





Ci sono stati tempi in cui si poteva ridere. No, mi correggo, ci sono stati tempi in cui ci si poteva ridere su. Io ero un pischello diciottenne che di politica ne capiva poco e di satira ancora meno, ma sono stato cresciuto a pane e "Trio" con una spalmenta di Jalappa's Band, in bilico tra gli anni '80 e '90. Passai poi a "Tunnel" nel '96, appezzando i tormentoni di quello che fu il "Pippo Kennedy Show" l'anno successivo per poi divenire seguace di Quelo ne "L'ottavo Nano" che si concluse nel 2001. A quei tempi ce ne erano per tutti, a destra ed a manca inalto ed in basso, davanti e didietro, con una particolare predilezione, del tutto propria della Satira conla "S" maiuscola, per chi, se lo prendi per il culo, se la prende. Sapete che sono stato un bambino grasso e mi permetto di saperne qualcosa sull'argomento "presa per il culo", ma essendo una disambiguazione, se siete prevenuti chiedete a Ricky Martin, da pochi giorni neo-ghei. È chiaro, è normale, è eterno: se fai qualcosa di idiota, qualcuno ti prende per il culo; se sei un nano in bikini, qualcuno ti prenderà per il culo; se sei un politico, qualcuno ti prenderà per il culo per quello che hai fatto. Io ero grasso e mi prendevano per il culo. Ma è come la legge della giungla, più ti incazzi e più loro ti prenderanno per i fondelli, se invece ti fai una bella risata e rispondi per le rime e stai al loro gioco, prima o poi si stancheranno e, magari, finisce che te la godi un po' anche tu.
Vi propongo la bella rassegna satirica che portò al famoso Editto Bulgaro nei confronti del comico Luttazzi. La celeberrima intervista a Travaglio durante la trasmissione Satyricon, se avete mezz'ora da dedicarvi, è qui divisa in tre parti:







Dopo le polemiche il programma fu sospeso per una settimana ed al suo ritorno, Luttazzi, spiegò la situazione a suo modo:





E per finire, abbandonando la satira e passando al giornalismo di inchiesta, la registrazione dell'intervista a Paolo Borsellino su Vittorio Mangano, ex stalliere di casa Berlusconi ad Arcore, rilasciata alla tv francese cinquanta giorni prima di essere ucciso in via D'Amelio:



Ecco a voi: il Quarto Potere.



«Allora lascia che ti dia qualche consiglio, bastardo» [...] «Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.»

No comments: