Tuesday, July 24, 2007

Le donne sibilano


Sì, le donne sibilano. E gli uomini si grattano, ruttano, defecano rumorosamente, ogni tanto bestemmiano, non abbassano la tavoletta del cesso, molto spesso si girano a guardare le altre donne, si dimenticano sistematicamente di anniversari, compleanni, onomastici e di qualunque altra ricorrenza inutile; tutto ciò durante la fantastica routine che è la vita quotidiana. Ma NON sibilano.

Il sibilare è la classica variazione del modo di parlare che subentra nella donna dopo la pubertà, sia come metodo di autodifesa nei confronti della altre donne, sia come modo per attirare l'attenzione su di se da parte di chicchessia durante le più disparate situazioni.

Alzi la mano chi non ha mai provato a discutere con una donna di un argomento che lei è convinta di conoscere a fondo ed abbia provato a confutare (a torto o a ragione) la sua tesi giusta o sbagliata che sia. La reazione può essere di due tipi, ma dipende anche da chi sia l'interlocutore della donna in questione: in genere se sono due donne, magari amiche o compagne o conoscenti che sono costrette a condividere una situazione per il bene di entrambe la discussione si sposta su chi sibila si più. Il tono della voce in genere si abbassa, è infatti il bisbiglio il terreno fertile per il germogliare del sibilo, ma è possbile che l'interessata, per attirare su di se il maggior numero di ascoltatori/adulatori tenga un tono di voce sfrontatamente altisonante. L'intrecalare di espressioni quali "No, perchè, ssssai....", "Cioè, nel ssssensssso...", "SSSSe possssso....", sono sintomo dell'inizio della frase sibilante. Il soggetto continuerà a sibilare ogni esse del discorso fino a quando qualcuno, generalmente il maschio rozzo del gruppo, non le mette a tacere imprecando o semplicemente smontando facilmente la sua tesi.
Ma a patire le pene dell'inferno sono i fidanzati/mariti di questi elementi della progenie femminile. Pensate cosa vuol dire addormentarsi con l'incubo di svegliarsi la notte con lo spettro di ritrovarsi sotto le coperte un Gollum con le tette che ti chiama TESSSSSORO....

E va bene, va bene, non tutte le donne sibilano. Ma quelle che non sibilano fanno comunque uso, in talune situazioni, della loro voce in maniera impropria.
Il metodo preferito per ottenere qualcosa dall'amante/amico (maschio, ovvio) è quello tale per cui la voce sale di almeno un'ottava e prende quella tonalità fanciullesca tendente al ridicolo. Un pericoloso falsetto che nella mente dell'uomo corrisponde automaticamente alla frase " 'Mo che cazzo vuole questa?". Oppure cominciano a mugugnare mezze imbronciate come se fossero delle bambine a cui la mamma non compra il lecca lecca. Il mugugno parte sottile, quasi non percepibile, per poi alzarsi al pericoloso livello smaronamento. La ragazza in questione sembra essersi trasformata nel duro più duro del vecchio west che mastica tabacco mugugnado frasi incomprensibili tanto che ti fa sorgere il dubbio che non chieda al barista dove sia la sputacchiera.

Gli uomini che sibilano invece sono spudoratamente definiti e riconosciuti quali gay da qualunque essere del medesimo sesso (a meno di evidenti difetti all'arcata dentaria o alla mandibola).





"Permit me to share a bit of womanly wisdom with you on this very special day. Love is poison. A sweet poison, yes, but it will kill you all the same."