Tuesday, May 25, 2010

Neue Wohnung, neues Leben


Finalmente ho cambiato appartamento. Mi sono deciso ed ho combattuto con lo Stato tedesco, con i padroni di casa, con la lingua più pazza del mondo. Un incubo anche per un burocrata, figurarsi per me, italiano ignorante trapiantato in terra straniera. Mi sono trasferito da qui…





A qui…





È comunque stata dura lasciare il countryside per trasferirmi in città; è stata dura lasciare un appartamento di 28 metri quadri per uno di 75 il cui soffitto non lo sfioro con la punta dei capelli; è stata dura lasciare quella vecchia baldracca della mia ex padrona di casa ai suoi Buddah, alle sue Möhrensuppe, all'odore di pop-corn bruciacchiati della sera alle 11; è stata altrettanto dura da vincere la battaglia per riavere indietro tutta la cauzione...
Ed ora, per i curiosi, qualche foto di me nudo, in giro per la nuova casa.













Vi sarebbe piaciuto, eh?
Potete notare i mobili in puro stile ikeiano, li ho importati direttamente dalla Svezia, poco importa che ci sia scritto sopra “made in Poland”.
La figata dei mobili IKEA è che nelle istruzioni c’è scritto a chiare lettere tutto quello di cui hai bisogno: martello, cacciavite, sega, brugola, chiave del 13, MacGyver.





È certo che questi mobili non sono poi costati un patrimonio… In effetti ormai sono diventato un buon manager: ho messo a budget per cambiare casa 4kilo-euri. Ho fatto un business plan, con le mie reminiscenze (si scrive senza "i") di economia ho messo in conto l'utile ed il dilettevole, il conto economico è parso ottimisticamente buono ed ho investito nei posti giusti, i soldi giusti, al momento giusto.
Risultato? Budget 4k, spesi 7.2k, a magazzino 3.6k. Questo significa che lo stato patrimoniale è buono, ho ben 3.6k a magazzino e quelli spesi li detraggo dalle tasse e mi faccio la BMW. In pratica sono andato all'IKEA, ho speso 3.6k per i mobili e poi altri 3.6k per altri mobili identici che tengo in cantina, pronti per i periodi di crisi in cui i mobili varranno oro.
Così si gestiscono le aziende al giorno d'oggi: seduti su una BMW. Sono o non sono un grande manager? Certo, il mio prof. di economia al Polimi si starà rivoltando nella sua tomba placcata in oro ai Caraibi...
Grazie a questi favolosi investimenti ora ho un una lavatrice tutta mia, una lavastoviglie tutta mia, un divano tutto mio ed una tv tutta mia. Il gatto dei vicini sarà molto presto mio, è già in lista per un posto in freezer, se si avvicina ancora una volta alla finestra della cucina. Sono o non sono di origini vicentine?





Beh, vi lascio con un quesito degno di Socrate. “Sapendo di non sapere”, vediamo chi è il primo che mi viene a trovare a Berlino? Fannulloni che non siete altro… :P



Home Sweet Home

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