Monday, April 23, 2012

Sich (bei jemandem über etwas Akkusativ ) beschweren

Sich beschweren è come i tedeschi si lamentano e si reclamano (è riflessivo). Al corso di crucco ci abbiamo passato una settimana intera parlando di come, in maniera molto pacata, il Teutone medio (nota particella bosonica di origine barbara) si lamenta quando gli violano la legge Bersani.

Ogni tanto mi sono dovuto lamentare anch'io: ho reclamato, ho polemizzato (tutti sanno che sono bravissimo a fare ciò), mi sono lamentato con chi di dovere e non ho ottenuto che un pallido aumento della temperatura del mio appartamento nell'ordine dei 2-3 gradi Kelvin; ma, sensazione assai nuova, qualcuno si è lamentato di me, con me stesso medesimo, in quanto tale.

Negli ultimi mesi, nel nostro palazzo ci sono stati un paio di furti. Topi di appartamento di origine sconosciuta (sicuramente turchi, dicono i tedeschi; sicuramente tedeschi, dicono i turchi) hanno svuotato gli inquilini dei piani di sotto di tutti i loro averi tecnologici, aurici, argentei e fallici. Eh si, sono spariti un paio di vibratori, non vi dico le scenate di quelle del secondo piano. Ecco scoperto perché, nel cuore della notte, i vibranti ronzii sono stati soppiantati da singhiozzi irregolari e scombussolanti. Devo ammettere che mi sono preoccupato: e se mi dovessero rubare il fermacarte vibrante a forma di dildo gigante con motore a scoppio che sta sulla mia scrivania?

Così, prima di ritornare in Italia per le vacanze pasquali, ho avuto la brillante, ma che dico, rilucente, ma che dico fulgida, ma che dico stellare (nel senso che brilla di luce propria) idea di creare un accrocco para-ingegneristico per dissuadere i ladri dall'entrare nel mio bell'appartamento. Che il para stia per paranoico, è tutto da valutare. Per prima cosa i ladri devono pensare che io sia in casa, ergo devo, la sera e la mattina, lasciare accesa qualche luce. Cazzuola però la luce costa, e poi non simulerebbe la mia presenza una luce accesa a tutte le ore, certo potrei soffrire di insonnia, ma il ladruncolo che, complice il libanese del palazzo di fronte, tiene d'occhio il mio appartamento, capirebbe non solo che lo prenda per le chiappe, ma soprattutto lo scontro tra delinquente e delinquito si sbilancerebbe troppo causa la mia scarsa lungimiranza. Così, per andare sul sicuro, ne ho parlato con il mio collega polacco che esagera sempre su tutto (per gli ex Polimi, una specie di Abba sui sessant'anni) e mi ha indirizzato verso il media-markt più vicino a comprare uno Zeitschaltuhr tutto digitale. Lo Zeitschaltuhr non è altro che una presa a tempo che, in base ad una programmazione, attiva o disattiva una presa elettrica durante lo scorrere delle varie ore della giornata.

Quello che faceva al caso mio, se non fosse che l'esagerato dispositivo tutto digitale con display grafico retroilluminato blu che da un tocco tamarro alla tua presa della corrente, costava dieci neuri. Facciamo due conti: stando via 10 giorni, fanno 240 ore. Se lasciassi accesa una lampada a basso consumo da 30W per 240 ore ho una roba come 7200Wh che ad un prezzo di 24 cent al KWh fa quasi 2 neuri. Non mi conviene. Meglio incrementare i gas serra per 10 giorni piuttosto che smenarci economicamente; d'altra parte tutto ha un prezzo e, quando il pianeta ci presenterà il conto, potremo sempre usare la nostra American Express a mo' di maschera antigas. Già questi turpi pensieri mi infestavano l'anima quando mi cadde l'occhio su un modello d'avanguardia (per il 1978) di Zeitschaltuhr, uno di quelli ancora analogici e meccanici che non hanno bisogno di due lucine blu per vendersi da soli.

Treeuroenovantanovecentesimi li potevo anche spendere per allungare la vita di un paio di attosecondi al mio pianeta. Mentre girovagavo in direzione della cassa il mio cervello si è chiesto: ma se il libanese si dovesse accorgere che le probabilità che io non sia in casa sono abbastanza alte da tentare un furto, necessito qualche altro deterrente. E se prendessi un'altra presa programmabile e ci attaccassi un lettore mp3 che faccia andare musica e rumori molesti durante la giornata? Paranoia portami via, ma altri 4 euro non sono una spesa affrontabile quando posso escogitare un modo per non spenderli. Che ho fatto? Ho creato una playlist di un duecento brani di durata circa 16 ore, con in mezzo dei bellissimi e intrattenenti brani muti da 8 ore di silenzio per la notte. Bene era tutto pronto, potevo partire tranquillo. Però... Mancava ancora la ciliegina lampeggiante sulla torta ingegneristica. Prima di partire ho lasciato della spazzatura fuori dalla porta di casa, tanto per dare l'idea che "la butto appena esco". I miei vicini lo fanno sempre, perché adesso devo farmi venire il patema d'animo se tra due giorni c'è odore di morto in corridoio? O i ladri salgono con la maschera antigas, oppure mi fanno la cortesia di gettare la spazzatura, già che scendono con la refurtiva.

Tutto bello, tutto a posto, tutto regolare. Fino a che non sono tornato e, dopo dieci giorni, ho trovato sull'uscio una lettera e un tulipano scarlatto. Meglio che una testa di cavallo tra le lenzuola, dico io, ma il pensiero che è baluginato nella mia mente è stato qualcosa di molto simile a "Chi è che ha tirato le cuoia sul mio pianerottolo?"

Mi avvicino furtivo e diffidente.

Prendo la lettera.

Prendo il tulipano.

Annuso il tulipano (buono).

Annuso la lettera (sa di piscio di gatto).

Apro la lettera.

E leggo:

Buongiorno Emanuele [faccina]

Siamo le due nuove vicine sotto di te, Linda e Chi! Piacere di conoscerti! [faccina]
Di notte non riusciamo a dormire a causa della musica. Come ti andrebbe:
[cuoricino] se dopo le 23.00 abbassassi il volume (senza bassi)
[cuoricino] oppure se dopo le 23.00 ti mettessi le cuffie [disegnino delle cuffie, grazie]
[cuoricino] o se andassi dagli amici ad ascoltare la musica ad alto volume
[cuoricino] o se leggessi un libro [nessun disegnino del libro, delusione]

Chiaramente ti puoi anche divertire, ma per favore non permanentemente e quando il giorno dopo noi dobbiamo andare a lavorare.

Grazie [in crucco] - Grazie mille! [in italiano]

Firmato Linda & Chi [stellina, stellina, stellina, disposte a triangolo quasi casualmente a lato della firma]

Che carine, che gentili, sono le inquiline del piano di sotto! Quelle che il mese scorso hanno traslocato fino alle 2 di notte per una settimana. Che amori, non hanno chiamato l'Hausverwaltung (amministratore) per sfondare la porta a colpi d'ascia bipenne ed hanno fatto anche i cuoricini ♥ al posto di scrivere 1 2 3 4 per numerare i loro magnanimi consigli. Inutile dire che ciò (i ♥) ha suscitato in me un odio, un rancore talmente profondo da essere paragonato solo a quello che di solito riserbo per Dio, Paolo Limiti o per l'anima di Maurizio Mosca.
Come si evince dalla calligrafia fanciullesca e tremolante le due pargole avranno al massimo 16 anni. Che lavoro facciano due sedicenni che non contempli la prostituzione minorile io non lo conosco. Tra cuoricini e stelline a me sono venute le convulsioni, lì, sulla porta: bava alla bocca, vomito verde e bestemmie randomiche in aramaico antico. Poi, ho contato fino a 10 ed ho visto che non bastava. Contando qualche ordine di grandezza in più ho scritto una mail di scuse. Bella, concisa, gentile, in quattro punti e piena di cuoricini, firmandomi con una stella cometa:

Care Baldracche, [faccina che ammicca ambiguamente con chiari intenti omicidi]

ho dimenticato la radio accesa prima di andare in vacanza. Come questo sia stato possibile non è affare vostro, me ne scuso ampiamente, completamente e senza remora.
Sono comunque costretto a farvi notare che:
[cuoricino] visto il casino che avete fatto traslocando, due settimane senza dormire soddisfano il mio desiderio di vendetta. Ben vi sta.
[cuoricino] essendo ambientalista convinto, se doveste perpetrare a estirpare piante e fiori per farmele trovare davanti all'uscio, sarò costretto a uccidere teneri ed indifesi cuccioli di foca per restituirvi il favore imbrattandovi la porta di casa con il loro sangue caldo, in puro stile untore. Preparatevi a chiamare dei prodi monatti.
[cuoricino] e se vi prostituiste in casa di notte piuttosto che battere il marciapiede di giorno?
[cuoricino] e se andaste a fare in culo? [disegnino di un pisellone con le palle pelose]

Chiaramente potete continuare a lamentarvi, anche con il padrone di casa. Nel caso vedrò di assoldare un trio di eroinomani per uccidere i vostri figli, stuprare le vostre mogli e seminare odio, terrore e distruzione nei vostri villaggi. I vostri Dei saranno bruciati, i vostri Re deposti, la vostra progenie ridotta in schiavitù.

Mit freundlichen Grüßen,
Charles "Emanuele" Manson [stellina cometa intrisa di sangue, morte e terrore]

Mi è giunta voce che si trasferiranno a breve e che la notte non si addormentano più se non hanno una pistola carica sotto il cuscino.

"Sta corrente è lineare come una Madonna che piange..." Cit. 20 Aprile 2012 ore 8.55

3 comments:

Gabriele said...

Non ci credo! Poveracce! :D

Aurora said...

hai scritto veramente questa lettera come risposta o l'hai solo pensata???

Ahahahaha

Emanuele said...

Certo, spedita ed inviata con ricevuta di ritorno firmata per essere sicuro che la ricevessero. Il sangue e le urla dei cuccioli di foca poi ha fatto la magia...